martedì 21 dicembre 2010

Uomini di Dio


Otto uomini di varie età vivono da anni in Algeria coltivando la terra e producendo miele. Il fatto che siano monaci cristiani in terra musulmana non è per loro un problema come non lo è per gli abitanti del vicino villaggio che, da sempre, li considerano un sostegno e parte integrante della loro vita. 

Le cose iniziano a cambiare quando frange estremiste islamiche iniziano a seminare violenza in tutta l’Algeria per impossessarsi con la forza del potere politico. Il Governo, visto il rifiuto dei monaci ad accettare una protezione armata, li invita a ritornare in Francia, il loro Paese d’origine. 
Ed è qui che le prime divergenze si aprono nella piccola comunità monastica: alcuni hanno paura e vogliono partire, altri invece sono determinati a restare. 

Nella dinamica lentezza del lavoro, della preghiera e dei solidi rapporti con la gente del villaggio, alla fine tutti decidono che il loro posto è lì. Moriranno da ostaggi per un negoziato che non va in porto con il Governo Francese (non perché monaci e cristiani, ma perché francesi) e, sulla loro morte, regna ancora il mistero di come siano andati i fatti.

Ho visto questo film di Xavier Beauvois (premiato al Festival di Cannes 2010) nei giorni scorsi, attratto dalla mia passione per il mondo monastico e per lo stile di vita che ne deriva. L’ho trovato un film bellissimo in cui si mostra tutta l’umanità di questi uomini dediti alla loro missione senza farne necessariamente degli eroi e senza sminuire il valore dell’Islam da una parte o la sua esasperazione dall’altra. 

Dio, infatti, è di tutti, tanto dei monaci, quanto dei loro assassini, quanto degli abitanti del villaggio.
Da non perdere

domenica 19 dicembre 2010

Toccare con le mani e toccare con la mente

Il Dr. John A. Bargh dell’Università di Yale è giunto alla conclusione che "Il vecchio concetto del dualismo mente-corpo si dimostra completamente falso. La nostra mente è profondamente e organicamente connessa con il nostro corpo" e lo dimostra con la serie di ricerche ed esperimenti sul campo che potete leggere in questo articolo e in quest'altro.

Devo confessarvi che anch’io, nel mio piccolo, ho fatto delle prove e mi sono accorto che le persone sono più concentrate quando, per i miei esercizi di Counseling utilizzo computer o strumenti tecnici mentre sono più rilassate quando parliamo ad esempio a piedi scalzi; altre persone invece si concentrano tenendo in mano e giocherellando con una penna o una molletta per capelli.

Le sensazioni che riceviamo attraverso le mani o i piedi sono sempre particolarmente interessanti perché cambiano il nostro modo di rapportarci alla risoluzione di un problema. Per questo motivo è utile crearci dei riti “tattili” che ci aiutino ad essere più propositivi. Forse non basta vedere il bicchiere mezzo pieno, ma vale la pena sentirlo, carezzarlo, toccarlo con le dita.
Nell’infinita varietà di “coperte di Linus” che ognuno di noi si è creato col tempo, le mani ci dicono come reagire alle situazioni anche dove non è possibile metterci “il dito”.

giovedì 16 dicembre 2010

Pensiero del fine settimana

"Lo scopo principale della vita deve essere lo sviluppo completo dell'uomo e non le cose, la produzione, la ricchezza o gli averi; lo stesso processo vitale deve essere visto come un'opera d'arte. La vita è il capolavoro di un singolo individuo che deve mirare al massimo di forza e crescita".

martedì 14 dicembre 2010

Counseling: superare lo steccato delle scienze economiche

I paramenti delle scienze economiche sono spesso utilizzati per misurare la qualità nostro benessere. Oggi sono convinto che questo è insufficiente e cerco di spiegare il perché nel mio ultimo articolo pubblicato da Brain Factor scaricabile qui.

In questa situazione è il Counseling che può aiutarci perchè evidenzia e ci aiuta a capire quali sono le nostre aspettative, a misurarci con i nostri obiettivi, ad essere insomma più soddisfatti di noi stessi prevenendo lo stress che si genera quando non si riesce ad avere qualcosa.

domenica 12 dicembre 2010

Misurare la felicità

Oggi voglio commentare un articolo apparso sul Corriere della Sera dal titolo "L'indice di felicità al posto del PIL" .

Quello che è interessante notare è che anche i governi incominciano ad accorgersi che la felicità delle persone non è data solo da quanto producono o da quanto incamerano.

Il PIL non misura la felicità, molti altri fattori entrano in gioco, la difficoltà sta nel quantificarli.
Quando le aspettative delle persone si traducono in risultati, il grado di felicità è molto alto: si può essere felici per una cena ben riuscita come per un buon affare andato in porto. L’importante è sempre misurarsi con la realtà e sapersi destreggiare tra i mille desideri indotti che ci vengono proposti quotidianamente.

Non è necessario avere tutto per essere felici, ma come ci insegnano i maestri zen e i saggi dell'antichità, saper dare valore a ciò che abbiamo e capire ciò che siamo in grado di costruire per noi e per gli altri.

Quando il metro di misura si trasforma da “economico” a “umano” tutto cambia perché, in fondo, ricchi, potenti, o uomini comuni, tutti saremo ricordati per quanto abbiamo saputo dare e fare per gli altri

martedì 30 novembre 2010

Le parole che ti ho detto: manager

La parola "manager" deriva dall'inglese "to manage" (gestire, coordinare), ma esperti di etimologia mi segnalano anche altre possibilità. Per esempio "manus" e "agere" cioè fare andare le mani, usare le mani. E a sua volta diventa interessante l'etimo "agere" che è correlato con "ager", campo.
Vuoi vedere che ragionando un po' scopriamo che il manager altro non è che colui che lavora il campo?. Certo, perché se nella definizione il riferimento è chiaramente alla terra, non si escludono altri campi come quello dell'educazione, dell'economia, ecc . L'importante è “usare le mani”, cioè produrre e creare possibilità infinite e non semplicemente fermarsi al gestirle in modo freddo e distaccato.

domenica 28 novembre 2010

Abbey Programme a Praglia


L'esperienza di Abbey Programme è sempre un grande viaggio alla scoperta e riscoperta di se stessi. E’ quello che è emerso anche con l'ultimo gruppo multiaziendale che ho guidato all’Abbazia di Praglia dal 21 al 23 novembre scorsi. Poter soggiornare tra le mura di questa antica Abbazia e rivivere gli aspetti della quotidianità e del lavoro misurandoli con un sistema di vita ancora attuale è sempre un momento affascinate da vedere e sentire che porta sempre i partecipanti a riflessioni molto interessanti.
Grazie di cuore a tutti e vi lascio con le loro parole che descrivono questa esperienza sempre nuova anche per me. Qui potete scaricare le loro impressioni.

giovedì 25 novembre 2010

Pensiero del fine settimana


Un fisico teneva sempre un ferro di cavallo appeso sulla porta del suo laboratorio. I colleghi ne furono sorpresi e gli domandarono se credeva che gli portasse fortuna nei suoi esperimenti. Egli rispose "No non sono superstizioso, ma mi hanno detto che funziona anche se non ci credi".

martedì 23 novembre 2010

L'ormone delle coccole

Questa settimana la mia penna (forse sarebbe meglio dire tastiera) si è imbattuta nella conferenza annuale della Società per le Neuroscienze (SfN), che ha presentato a SanDiego le novità nel campo delle ricerche sul cervello. Sono stata attratta dal titolo “..ormone delle coccole”, nota alla scienza come ossitocina. Questa molecola simboleggia il legame materno e di coppia, è capace di generare sentimenti di fiducia e altruismo verso il prossimo. Inoltre, viene maggiormente prodotta in presenza dell’altro determinando un’azione ansiolitica e antidepressiva.

Chimica chiama vicinanza, o viceversa? A questo la ricerca non risponde ancora.


Allora, finché mister non si svela, teniamoci stretti, riconosciamo l’importanza di stare insieme e del confronto con gli altri. Perché pare che la serenità non stia solo nella chimica.
Gila

domenica 21 novembre 2010

Respiro antistress

Durante le mie sessioni di counseling mi rendo subito conto di chi ha problemi di stress, mi basta osservare come la persona respira: più la respirazione è corta, disarmonica, più la persona si sentirà schiacciata, oppressa, incapace di rilassarsi, quindi sotto stress.
La cosa interessante è che le parole "respiro" e "spirito" derivano dalla stessa radice etimologica e questo ci fa riflettere su come la respirazione sia fondamentale non solo alla vita stessa ma al nostro essere più profondo. Dalla sculacciata alla nostra nascita per aprirci i polmoni, tutta la nostra vita è fatta di respiri la cui qualità misura ansie, tensioni ma anche quiete e riposo.

Respirare è un atto naturale che però oggi abbiamo sempre più bisogno di reimparare. Spesso dico che respirare è come danzare: porta concentrazione in quello che siamo e facciamo e soprattutto riequilibra i nostri stati d'animo. Trovare il ritmo giusto ci permette di riportare armonia nella nostra vita aiutandoci a combattere le paure e lo stress.


Un saggio cinese insegnava: "Espirando tocchi la radice del cielo, inspirando tocchi la radice della terra". Sospesi tra cielo e terra vinciamo lo stress della vita allenandoci a una respirazione calma e profonda affinchè lo spirito primeggi per garantirci quella pace interiore che tutti ci meritiamo.

giovedì 18 novembre 2010

mercoledì 17 novembre 2010

Ted Conference: un mulino a vento

“Due anni fa William Kamkwamba, un ventenne del Malawi con pochissimi mezzi , è salito sul palco della Ted Conference per spiegare come fosse riuscito a costruire un mulino con pochissimi mezzi. Quel giorno ha cambiato la sua vita”.
Così mentre noi lottiamo contro i mulini a vento, questo ragazzo ne ha costruito uno solo con i materiali di scarto, o meglio con quello che aveva a disposizione: ora ha modo di studiare e ritornare al suo Paese con l’opportunità di aiutare a cambiare le cose.

Questa bella storia, che mi ha segnalato Orietta, ci insegna che lanciarsi in una nuova impresa per costruire qualcosa richiede sempre coraggio e una grande determinazione. È uno spirito che molti di noi in Occidente, forse avendo tutto, abbiamo perso da tempo. Purtroppo è sempre più debole negli imprenditori, sempre meno attratti dall’investire, sia nelle persone comuni sempre più disorientate e demotivate.

Costruire qualcosa aiuta a costruire un cambiamento. Io non ho mai realizzato un mulino a vento, ma ricordo ancora l’aquilone costruito con mio nonno e ritrovo la gioia di quel giorno ogni volta che posso inventare e realizzare qualcosa di nuovo.

domenica 14 novembre 2010

Più counseling, meno medicine

Prendo spunto da un blog amico per riflettere anche io sull’articolo di Repubblica che ha avviato la discussione.
Il counseling non è psicoterapia e nemmeno medicina, ma formazione alla persona.
Tuttavia come il collega Francesco, non mi oppongo mai alle cure mediche dei miei clienti perché nel caso di malattie conclamate possiamo solo affiancare il medico.


Al contrario, penso che il compito del Counseling sia quello di formare la persona e quindi educarla a riconoscere i segnali del proprio corpo per sapersi fermare al momento giusto.
Questo non è cura, ma prevenzione.

Una buona prevenzione è conoscere se stessi, è mantenere uno stile di vita il più sano possibile è sapere quando è necessario lasciarsi affiancare da un esperto nella relazione d’aiuto. Se parlassimo di più dei nostri problemi a chi è in grado di ascoltarci non avremmo bisogno di correre continuamente a prendere cachet o imbottirci con automedicamenti dannosi.

Essere ascoltati bene è importante proprio per la nostra salute e quindi mi associo al collega propondendo più counseling per usare qualche medicina in meno.

giovedì 11 novembre 2010

Pensiero del fine settimana


"Impara la lezione dell'albero:
resiste al calore del sole
e regala agli altri
la freschezza dell'ombra"
proverbio indiano

martedì 9 novembre 2010

Counseling: la scienza dell'ascolto


Vi ho già parlato in un mio precedente post di Brain Factor la testata scientifica dedicata alla ricerca sul cervello e alle neuroscienze, certificata dall'Università di Ginevra per l'affidabilità dell'informazione medica e indicizzata come rivista scientifica peer-reviewed nella Directory of Open Access Journals (DOAJ).

Lo scorso 5 novembre mi è stato chiesto di occuparmi in modo continuativo, proprio su Brain Factor, della sezione counseling che si è aperta con un mio articolo dal titolo “Counseling, la scienza dell’ascolto”.

Qui potete leggere l’intero articolo.

domenica 7 novembre 2010

Lavori in corso

A grande richiesta vi segnalo un ulteriore incontro di “comunicare è benessere” nel quale parleremo di conflitti in ambito lavorativo. Vi aspetto come sempre alla Palestrina, via Braghe 15, Lomazzo (Como), sabato mattina 13 novembre, ore 8:15.

Inoltre sono aperte le iscrizioni per il corso Abbey Programme “Cultura d’impresa e valori dell’uomo” che terrò all’Abbazia di Praglia dal 21 al 23 novembre 2010. Lavoreremo sulle capacità di leadership di ciascuno e, attraverso la Regola Benedettina, vedremo in modo pratico come realizzarle nella vita di tutti i giorni. Un’occasione per sperimentare il significato di vivere tre giorni in un monastero benedettino studiando e approfondendo il senso del nostro modo di operare. Qui potete scaricare maggiori info.

martedì 2 novembre 2010

Ma parli arabo?

Domani, mercoledì 3 novembre alle 20:15 vi segnalo la presentazione del corso di lingua araba standard presso la biblioteca di Fenegrò (Como). Qui trovate il volantino invito. Mi piace sottolineare ancora una volta la preparazione (e pazienza) dell’insegnante di cui ho già avuto modo di parlarvi.

venerdì 29 ottobre 2010

Pensiero del fine settimana


Quando siamo in grado di riconoscere e perdonare le azioni ignoranti compiute nel nostro passato, rafforziamo noi stessi e possiamo risolvere costruttivamente i problemi del presente.

mercoledì 27 ottobre 2010

Serendipity

Come sapete l’istituto di estetica e benessere di Milano dove sto facendo Counseling si chiama “Serendipity”.

Un nome piuttosto curioso che mi ha spinto a ricercare il suo significato.
Si chiamava così l’isola di Ceylon nella fiaba “i tre principi di Serendip”. Questi principi avevano la capacità di scoprire continuamente cose inaspettate mentre erano alla ricerca di altro.

Da allora Serendipity significa cercare una cosa e trovarne un’altra, magari più bella o interessante. L’unico requisito? Bisogna essere disponibili e aperti alla ricerca e saper dare sempre grande importanza a tutte le esperienze, anche quelle impreviste.

Cristoforo Colombo in questo modo ha scoperto l’America: voi cosa scoprirete?

lunedì 25 ottobre 2010

Da oggi inizia a chiacchierare con noi e con voi Alessandra (Gila per gli amici del blog) la cui specializzazione in Neuroscienze e Comunicazione la rendono un’intelocutore molto interessante che avrete modo di apprezzare ogni mese qui su formazionezero.
Benvenuta Gila e grazie fin da ora per i tuoi contributi!
Qui sotto il suo primo post per formazionezero e qui il suo profilo.

Curioso, come la testa comunque c’entri. Sempre.
Si è sempre parlato di cuore di fronte al concetto di altruismo, E di passione nel lavoro del counseling. Ora abbiamo anche modo di capire come imparare ad essere altruisti... utilizzando il cervello. Uno studio recente svela il luogo dove nasce l’empatia, che nel counseling sembra farla da protagonista. Se pensiamo quindi che la “ragione” ci mette lo zampino, il ruolo del counselor di vedere al di là delle proprie sensazioni e bisogni duplica in fatica! La ricerca offre le prospettive per nuovi esercizi sulla programmazione emozionale e mentale, per andare oltre le "apparenze". Apparenze che rattristano le recenti cronache di giornale. Perché allora usare solo una parte del cervello, quella sbagliata, mentre possiamo usarlo tutto e far sì che il pugno si apra e la mano accolga la richiesta d’aiuto?
Gila

giovedì 21 ottobre 2010

Pensiero del fine settimana


"Per chi non ha il controllo di sé
la realizzazione spirituale sarà difficile.
Ma per chi lo domini e si sforzi con i giusti metodi,
il successo è sicuro".


Bhagavad Gita

martedì 19 ottobre 2010

Counseling a Milano: Serendipity


Dopo la positiva esperienza di Buttrio anche un altro istituto di estetica e benessere apre le porte al mio Counseling.
Si chiama “Serendipity” ed è a Milano in Viale dei Mille, 2 (zona Dateo).


Potete scaricare qui le informazioni sul mio Counseling e, se siete a Milano o limitrofi e volete saperne di più, fissate un appuntamento telefonando al 02 36561474 e chiedendo di Stefania o Daniela.

L’incontro conoscitivo è sempre gratuito. Vi aspetto.

domenica 17 ottobre 2010

Un anno di Counseling insieme: una festa ben riuscita

Come sapete lo scorso 9 ottobre presso Villa Florio (Buttrio - Udine) abbiamo festeggiato un anno di Counseling insieme.
Romina, anima e organizzatrice dell’incontro, dopo il suo intervento di benvenuto ha lasciato la parola a Padre Norberto Abate dell’Abbazia di Praglia: è stato un piacere sentirlo raccontare della nostra decennale amicizia, delle condivisioni fatte sul campo per Abbey Programme e soprattutto della sua visione “da esterno” del Counseling e della “relazione di ascolto”. Padre Norberto, tra l’altro, è l’ideatore del logo del mio Counseling.
Altro intervento interessante è stato quello della dr.ssa Simona Staiz che rappresenta SIAF in Friuli e che ha sottolineato l’importanza della certificazione SIAF per un Counselor.
A conclusione Mario Antoldi, maestro di Tai Chi, ha letteralmente rapito la sala con una dimostrazione pratica, evidenziando che sia le energie che i percorsi di ricerca interiore come il Counseling, si possano coniugare ed esteriorizzare nell’armonia di gesti e pensieri.
Il ricco buffet, preparato da Romina e dalla sua squadra, ha permesso a tutti di socializzare e di conoscerci meglio.

A tutti quelli che hanno organizzato, contribuito e partecipato il mio grazie e l’invito a ritrovarci di nuovo tra un anno.

Nello slideshow vedete le foto della festa.

giovedì 14 ottobre 2010

Pensiero del fine settimana


"L'ordine non è una pressione
imposta alla società dal di fuori,
ma un equilibrio
instaurato dal di dentro"

Ortega y Gasset

martedì 12 ottobre 2010

Brain Factor

Sono convinto che chi opera nella comunicazione, chi dirige un'impresa o chi è impegnato nelle vendite non possa astenersi dallo studiare il cervello e la sua funzionalità.

Per questo oggi voglio segnalarvi Brain Factor, la prima agenzia stampa italiana di aggiornamenti quotidiani dal mondo della ricerca sul cervello e sulle neuroscienze.

Brain Factor, tra l'altro, è tra le prime 20 imprese lombarde che si sono distinte per innovazione e creatività nel 2010 secondo Milano in Progress, format per la "community dei talenti creativi" in Lombardia.

Chi mi legge è abituato a discussioni e curiosità legate anche questi argomenti: nel sito di Brain Factor potrà trovare degli approfondimenti adeguati e, soprattutto, di grande rilievo e spessore scientifico.

domenica 10 ottobre 2010

Counseling: la paura di morire

Spesso nelle mie sessioni di Counseling devo affrontare il tema della morte. Anche se siamo consapevoli che è inevitabile fa comunque paura anche perché nessuno di noi ha la possibilità come il protagonista del film "Vi presento Joe Black" di conoscerla per tempo e sapere anche il momento in cui lasciarsi portare via da lei. I samurai, dicono le leggende, non la temevano o, meglio, avevano imparato a conviverci.
Quando una persona cara ci lascia è sempre un vuoto che si allarga attorno a noi: le parole non ci bastano e i fatti non ci interessano. Spesso elaborare un lutto richiede anche più di un buon Counselor, ma una vera e propria terapia.
Un'amica di origine berbera mi ha insegnato un modo di dire molto interessante. Dice "Si muore una volta sola". E per non offendere chi crede nella reincarnazione, forse il vero segreto per vincere la morte è vivere, ma con la V maiuscola.

venerdì 8 ottobre 2010

Pensiero del fine settimana

Nel movimento trovare la calma,
nella calma trovare il movimento.
(proverbio taoista)
ringrazio Enzo per la segnalazione

martedì 5 ottobre 2010

L'ultimo samurai

Anche ieri mi è successo ed è una scena che si ripete ogni volta all'arrivo dei partecipanti ad un mio corso Samurai Lab. Vedendomi con l'abito tradizionale l'esclamazione di solito è: "Ah! Sei come l'ultimo samurai".
La realtà è che poco dopo, superata la sorpresa, la metafora del samurai cattura tutti e la domanda più frequente è: “Chi è oggi l’ultimo samurai?”.


La risposta è sempre la stessa e vale per tutti: è colui che vive tutta la sua vita compiendo quello che deve fare con dedizione, senza pensare troppo al tornaconto, ma senza dimenticare che si lavora per vivere. Provate a guardare l'esercito di samurai che incontrate ogni giorno. Sono quelli che non si lamentano del treno in ritardo o del troppo (o poco lavoro) e nel silenzio della quotidianità, anche se non sono protagonisti, costruiscono davvero un mondo diverso, a dimensione d'uomo.
Se nella realtà storica gli ultimi samurai sono stati abbattuti dai cannoni, gli ultimi samurai di oggi non verranno sicuramente uccisi né dal qualunquismo né dall'abitudine perché alla fine saranno loro ad aver lasciato un mare di segni indelebili.

lunedì 4 ottobre 2010

Un anno di Counseling a Buttrio (Udine)

Sembra ieri quando con Romina Tulissi abbiamo deciso di proporre alla clientela del suo Studio la possibilità di seguire il mio percorso di Counseling.
Invece è già passato un anno, un anno fatto di persone, di storie, un anno che Romina ha pensato di festeggiare organizzando un buffet aperitivo presso Villa Florio di Buttrio (Udine) per condividere le esperienze fatte, per far incontrare chi ha già partecipato e chi ne ha solo sentito parlare o magari è curioso di saperne di più.
L’appuntamento è per sabato 9 Ottobre a partire dalle 17:00.
Da parte mia ho pensato di invitare anche un gruppo di professionisti della relazione di aiuto che ho avuto modo di conoscere in questo anno e con i quali ho condiviso alcune situazioni particolari che richiedevano il loro intervento.
Sarà sicuramente una bella festa in cui guardarci negli occhi dopo la strada percorsa insieme, con tanti amici e sostenitori.


Qui trovate l’annuncio pubblicato da “Il Piccolo” e qui la locandina invito.
Vi aspetto.

giovedì 30 settembre 2010

Pensiero del fine settimana

Impara a sedere in silenzio, a riposo,
senza lottare con te stesso, rilassato.
Ricorda, non assumere posizioni yoga:
implicano uno sforzo costante: non è necessario.
Siedi in modo da sentirti rilassato,
anche una sedia andrà bene.
La postura non è importante,
ciò che conta è il riposo interiore.
Riposa...e quando in te si accumula energia,
inizia a essere creativo.
Dipingi, canta, danza, fa' qualsiasi cosa ti senti per rendere questo mondo
un po' più bello, un po' più caldo.
Noi dobbiamo creare un paradiso sulla terra.

Osho (da “Buddha. Le carte del risveglio.”)
ringrazio Anna per la segnalazione

martedì 28 settembre 2010

Internet e la memoria

Cinzia Leone in un suo recente articolo su “Il Riformista” si interroga di come Internet e il mondo dei computer si stiano appropriando della nostra memoria. Basti pensare alla montagna di dati che non siamo più costretti a ricordare perchè con un semplice click del mouse li possiamo richiamare e archiviare per la vita.
Al contrario, basta un guasto per perdere tutti i file e la cosa peggiore è che non riusciremo più a recuperarli.
Come fare per non perdere l’uso della nostra memoria? Un tempo i monaci benedettini trascrivevano lo scibile dedicando una vita allo stilo e al calamaio. Oggi siamo sommersi da back-up e personal reminder. Ma se la natura ci ha dotati della possibilità di dimenticare, dall’altra, forse, dobbiamo riconquistare la capacità di memorizzare tramite un allenamento costante. Si potrebbe partire da piccoli esercizi o dalle poesie che la maestra ci dava da studiare tutti i sabati rovinandoci il fine settimana. E’ un modo per ricordare chi siamo senza l’aiuto della tecnologia.

domenica 26 settembre 2010

Invictus: una squadra per cambiare e vincere

Il film Invictus magistralmente diretto da Clint Eastwood parla dell’insediamento del Presidente Mandela nel suo nuovo Sud Africa e dei cambiamenti radicali richiesti a tutti.
La prima a dover affrontare questi cambiamenti è la squadra nazionale di rugby composta quasi esclusivamente da bianchi, ben diretti dal loro capitano, ma senza un grande ideale da raggiungere. È Mandela a fornirglielo: battersi per vincere la coppa del mondo.
Tra allenamenti estenuanti e incontri con gli abitanti dei quartieri neri più poveri , la squadra di rugby diventa ambasciatrice di questo nuovo Sud Africa in cui ognuno è chiamato, anche nel proprio piccolo, a contribuire.
Il sogno si realizza e nella vittoria della coppa in un Paese finalmente unito bianchi e neri festeggiano insieme per la prima volta.

A volte per cambiare serve una motivazione ben più grande di un obiettivo possibile: spesso le persone danno il meglio di sé quando la meta è difficile da raggiungere. Lo sforzo è notevole, ma come in questo film, se ognuno dà e riceve sostegno è possibile vincere. Per essere un buon leader non basta dare l’esempio, bisogna saper raccogliere e infondere ideali più grandi in chi non sa di averli.
La formazione come il Counseling ha questo dovere: fare emergere il meglio di noi stessi e consegnare alla vita persone nuove e positive.

venerdì 24 settembre 2010

Pensiero del fine settimana

Inspirando, calmo il corpo e la mente.
Espirando, sorrido.
Dimorando nel momento presente
so che questo è l'unico momento


Thich Nhat Hanh

ringrazio Milva per la segnalazione

martedì 21 settembre 2010

Cenofobia e comunicazione


In psicologia la paura del vuoto è definita “cenofobia”. Un altro termine che esprime lo stesso concetto è “Horror Vacui”.
La natura stessa si dice sia colpita da questa malattia che la porta a riempire gli spazi con quello che possiede in modo solido, liquido o gassoso: infatti,
in natura, non esiste spazio che non contenga almeno uno di questi elementi.

L’uomo non può essere da meno e per questa ragione ha imparato non solo a riempire gli spazi fisici e domestici con oggetti e suppellettili, ma anche quelli relazionali con il linguaggio e gli scritti togliendo all’esistenza uno spazio fondamentale: quello del silenzio.
Il risultato è un “rumore” continuo, sia visivo che auditivo, che rende più difficile comunicare, capire e capirci.


Il filosofo Gillo Dorfles parla proprio di questo nel suo “Horror Pleni, la (in)civiltà del rumore”. Questa estate ho letto questo libro tutto d’un fiato e lo consiglio soprattutto a chi lavora negli ambiti della comunicazione.

domenica 19 settembre 2010

Samurai Lab in ALDAI

Lo scorso 9 settembre sono stato invitato dall’Ing. Bramati e dall’Ing. Carugati di ALDAI a tenere al loro Gruppo Giovani un incontro sul tema “Virtu' guerriere per giovani manager. I samurai e la via della spada come modello di management e motivazione”. Moderatore della serata il Prof. Arnaldo Vanini.
Ringrazio tutti per la calorosa accoglienza, il grande interesse e le numerose domande che hanno animato la serata.
Pubblico qui i commenti che mi sono pervenuti ad oggi.

Carissimo Prof. Bianchi,
grazie a Lei per la bellissima serata e per i contributi culturali e gli stimoli manageriali che ha saputo suscitare nei partecipanti.
Ringrazio anche il Prof Vanini per la sensibile moderazione del dibattito e l'attento contributo alla gestione della serata.
Confido che questa occasione come quella precedende su Napoleone siano i primi passi di un lungo e fruttuoso cammino che il gruppo Giovani Aldai e Aldai tutta vuole fare con il vostro contributo.
Alla prossima (la Regola Benedettina?) e carissimi saluti.
Giovanni Carugati

"Ho molto apprezzato questa “incursione” in esperienze particolari e diverse dal quotidiano: soprattutto a certi livelli trovare fonti di ispirazione è la miglior operazione culturale che si possa fare!"
Lucia De Gasperi

"Serata piacevole e formativa al Duke di Milano con il Prof. Bianchi che ci ha spiegato i 7 valori dei Samurai. Valori utili e applicabili nella nostra vita quotidiana e nel nostro impegno di manager in azienda e nelle nostre associazioni. Auspicando altre occasioni di incontro.
Francesco Castelletti
Coordinatore Giovani dirigenti Federmanager

domenica 12 settembre 2010

L’armonia del cambiamento

“L’orchestra è un mondo: ognuno contribuisce con il proprio strumento e con il proprio talento. Per il tempo di un concerto siamo tutti uniti e suoniamo insieme nella speranza di arrivare a un suono magico e all’armonia”.

Queste sono alcune battute, tratte dal film “Il concerto”, del direttore d’orchestra Andrei Filipov deposto dal regime di Brežnev poco prima del momento del riscatto con se stesso e con la storia.
Tra ironia, colpi di scena e una trama grottesca e al limite del possibile il film ci dimostra che il sogno di un uomo se è condiviso dal suo gruppo, può produrre proprio grazie all’armonia, speranza e voglia di cambiamento. Ognuno con le sue capacità e possibilità concorre al risultato finale e, proprio come in un’azienda ben organizzata, si arriva a raggiungere l’obiettivo prefissato.
Il miracolo è sempre dietro alla porta, bisogna saperla aprire nel momento giusto.

giovedì 9 settembre 2010

Pensiero del fine settimana


Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be

For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance

I have not winced nor cried aloud.

Under the bludgeonings of chance

My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.
It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo
che va da un polo all'altro,

ringrazio gli dei
chiunque essi siano

per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze

non mi sono tirato indietro
né ho gridato per l'angoscia.

Sotto i colpi d'ascia della sorte

il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,

eppure la minaccia degli anni
mi trova,
e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.

Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

William Ernest Henley (1849-1903)

martedì 7 settembre 2010

L’uomo e i suoi simboli

“L’uomo usa la parola parlata o scritta per esprimere il significato di ciò che vuole comunicare. Il suo linguaggio è pieno di simboli, ma egli spesso fa anche uso di segni o di immagini che non sono descrittivi in senso stretto”.

Questo è l’incipit de “L’introduzione all’inconscio” di C.G. Jung tratto da “L’uomo e i suoi simboli” l’unico testo a carattere divulgativo che lo psicanalista svizzero abbia mai pubblicato.
I contributi di alcuni dei suoi allievi lo completano “modernizzando” le teorie di Jung arrivando fino ai giorni nostri.

Ho trovato questo libro molto interessante perché attraverso un’indagine molto profonda ci permette di capire molti dei malesseri che colpiscono l’uomo moderno.
Un testo fondamentale per chi è chiamato a capire gli altri avendone responsabilità in vari modi. Ve lo consiglio.

lunedì 9 agosto 2010

Buone vacanze

Con le vacanze e le partenze più o meno intelligenti arrivano anche i consigli per l'estate. Tra i tanti, ho trovato veramente interessante quello di Beppe Severgnini pubblicato dal Corriere della Sera del 22 luglio:

"Se volete un consiglio per un'attività estiva, eccolo: annoiatevi. Provare ad annoiarsi è più difficile che tentare di divertirsi. Bisogna saper resistere alla fretta, agli amici, alle occasioni e ai cattivi pensieri, uno su tutti: sto sprecando il mio tempo. Invece chi si annoia oggi si prepara a divertirsi domani. Il divertimento forzato è roba da carcerati del tempo...." (clicca qui per leggere tutto)

Sapete quanto ami l'ozio creativo e quanto trovi utile dedicare spazio e tempo al vagare della mente per inventare cose nuove...
Personalmente cerco di mettere in pratica l'ozio creativo tutte le volte possibili e lo consiglio a tutti gli amici del blog.
E' anche una buona cura per non tornare stressati: provare per credere e fatemi sapere com'è andata...

martedì 3 agosto 2010

Le parole che ti ho detto: disponibilità

Quante volte abbiamo dato la nostra disponibilità per un progetto, per un lavoro oppure abbiamo chiesto la disponibilità a colleghi o amici? Allo stesso modo nella formazione chiedo disponibilità all'ascolto, alla propensione al cambiamento, alla fiducia.

Ma cosa significa essere disponibili?
Disponibilità significa dare il proprio assenso a svolgere una funzione in un determinato momento e a determinate condizioni.

Ma qual è la motivazione che ci fa essere disponibili?
In teoria le motivazioni possono essere molteplici e sono proprio queste motivazioni di fondo a farci ottenere consenso.
Per esperienza vi dico che possiamo essere mossi dall'ambizione, dallo spirito di sacrificio, dal
guadagno o dalla passione, ma chi è veramente disponibile lo fa perché, alla fine, ci crede.

venerdì 30 luglio 2010

Pensiero del fine settimana

Preparare un'azione con cura valutando la giusta occasione è detto conoscere la marea. Per vincere tutte le battaglie basta conoscere la marea. Vincere e avere successo nel mondo dipendono da questa capacità.

mercoledì 28 luglio 2010

L'uomo che piantava alberi

Un uomo vive solitario in montagna per numerosi anni. La sua vita è fatta di semplicità e di lunghe passeggiate. Cosa c'è di straordinario? Durante queste passeggiate l'uomo pianta ghiande lungo il suo cammino e, passo dopo passo, anno dopo anno, nel silenzio di un lavoro costante, riesce a trasformare la valle prima brulla ed inospitale in una meravigliosa foresta. Anche gli uomini che l'avevano abbandonata ritornano e la valle riprende finalmente vita.

Vi invito a leggere e a riflettere su questa breve storia raccontata in modo magistrale da Jean Giono nel suo libro "L'uomo che piantava gli alberi" perché ci insegna che se si costruisce con costanza e pazienza, i grandi risultati, a cui tutti aspiriamo, arriveranno cambiando la vita degli altri e anche la nostra: bisogna solo seminare sempre, ogni giorno e saper aspettare.

martedì 20 luglio 2010

Le parole che ti ho detto: propensione

Cosa significa essere le persone giuste al posto giusto? Non basta avere le carte in regola per eseguire determinate mansioni o coprire determinate responsabilità. Se così fosse non avremmo tante lamentele contro i “capi”, non credete? La differenza sta nell'avere propensione per quell'incarico. Significa "esserci tagliati, averne la stoffa"; insomma essere nati per fare quella cosa.

In altri ambiti si chiamerebbe "vocazione", cioè "chiamata a...". Generalmente la propensione a svolgere un lavoro è proprio quella che fa la differenza tra chi lo esegue e chi lo vive e questo non è poco soprattutto in ruoli tecnici o di responsabilità. Scoprire la propria propensione significa scoprire cosa si ama, cosa si è disposti a fare e farlo con tutto se stessi, costi quello che costi.

domenica 18 luglio 2010

Samurai Lab entra in Shu Uemura

"Never stop thinking, improving, innovating" è il motto del maestro Shu Uemura, make-up e hair stylist giapponese, ideatore del prestigioso marchio che porta il suo nome oggi legato al gruppo Oreal Kerastase.

Lo scorso mese di giugno la direzione di Shu Uemura Italia ha voluto coinvolgere in un Samurai Lab alcuni dei loro migliori titolari di centri Shu Uemura Art of Hair .

In effetti chi più dei Samurai, che rappresentano la quintessenza della cultura giapponese, può essere vicino alla filosofia del maestro Shu Uemura?
A questa domanda i circa trenta partecipanti hanno cercato di dare una risposta allenandosi come dei veri samurai rinnovando la loro filosofia di lavoro, ma con uno spirito nuovo...

Questo il commento di Marco Bardella
Education Manager Kérastase & Shu Uemura Art of Hair, tra gli organizzatori della giornata.

"Caro Paolo

il mondo del Samurai ha colpito tutti i partecipanti, per la sua estetica del movimento, per la filosofia di rigore e per il percorso di crescita e formazione che bisogna fare ogni giorno.

È proprio vero che non si smette mai d’imparare e per questo ogni partecipante ha vissuto in
maniera molto positiva sia il contenuto che hai passato a tutti, sia la forma originale con la quale l’hai fatto.
Nella memoria di tutti noi è ancora viva la mattina del lunedì, in mezzo al parco del resort, con il sole basso alla nostra destra, noi con le spade in legno, scalzi sul prato umido di rugiada, a fare movimenti di attacco e di difesa, apparentemente banali, ma realmente complessi nell’esecuzione, esattamente come dovrebbero essere le azioni che tutti i giorni gli acconciatori dovrebbero fare nei loro saloni.

Ancora grazie per l’insolita e bella esperienza, che in maniera gentile rimane nei nostri ricordi ed emozioni".

Grazie
Marco

giovedì 15 luglio 2010

Pensiero del fine settimana


"Nasciamo una volta sola,
due non è concesso;

tu che non sei padrone del tuo domani,
rinvii l'occasione di oggi;

così la vita se ne va nell'attesa,
e ciascuno di noi
giunge alla morte senza pace".

Epicuro (341 - 270 a.c.)

martedì 13 luglio 2010

Nasce il gruppo di lavoro di “Impresa Diversa”


Spesso dal sogno di un uomo nasce un'impresa. Questa volta dal sogno di Massimo Ferrario è nata la voglia di una "Impresa Diversa".

L'idea è nata su Linkedin diverso tempo fa e ora il gruppo "Impresa Diversa" è tra i più attivi sia per discussioni che per partecipazioni: naturalmente il gruppo è aperto a tutti, basta essere iscritti a Linkedin e credere che le imprese italiane possano cambiare attraverso il lavoro di ognuno di noi.

All’interno del gruppo Massimo ha poi sollecitato i partecipanti più attivi alle discussioni, tra cui anche me, alla creazione di una squadra di lavoro che possa dare contributi più consistenti aumentando la collaborazione tra noi professionisti del settore, ma soprattutto cercando possibili scenari e ambiti in cui manifestare questa voglia di cambiamento attraverso una presenza più determinata.

Dopo la prima riunione, che è stata l'11 maggio e che ci ha permesso di conoscerci tra noi, gli incontri si sono susseguiti con scadenza mensile; l'ultimo proprio ieri.

Consulenti, imprenditori e manager un po’ sognatori, un po’ pragmatici, un po’ idealisti, siamo tutti accomunati dalla voglia di vedere "aziende diverse" in cui la dimensione umana sia sempre al primo posto: il nostro lavoro potrà sembrare solo un piccolo passo, ma come ho già espresso tante volte in questo blog il cammino per il cambiamento è fatto da tanti piccoli passi che costanti e continui possono portare alla mèta.

domenica 11 luglio 2010

Abbey Programme: i corsi di luglio

Quella che si è appena conclusa è stata per me una settimana molto intensa e molto gratificante. Infatti sono stato impegnato in due Abbey Programme all’Abbazia di Praglia (Padova).
Il primo Abbey Programme ha ospitato tre imprenditori di diversi settori, tra cui Romina Tulissi, alla sua seconda esperienza.
Il secondo Abbey Programme era invece nella formula “coaching personale” la fase 3 di Roberta Tonello.
Come sempre ho chiesto ai partecipanti di condividere con gli amici del blog le loro impressioni del dopo corso che potete scaricare qui.

domenica 4 luglio 2010

Corso “Comunicare è benessere”

Come ormai sapete, il 1 luglio, presso la Palestrina di via Braghe 15, Lomazzo (Como) ho presentato il corso “Comunicare è benessere: imparare a stare meglio si può” che inizierà a settembre. Nonostante le vacanze imminenti molti hanno voluto partecipare per condividere con me e Margherita di “Apertamente”, anima organizzatrice della serata, l’inizio di un’interessante viaggio di esplorazione del mondo della comunicazione: è proprio la buona comunicazione che crea le basi del benessere perché genera empatia e risoluzione dei conflitti, con noi stessi, con gli altri o nella nostra famiglia.
Sono convinto che quando riusciamo a comunicare in modo costruttivo diamo e riceviamo energie positive che servono a costruire ambienti e relazioni in cui stare e sentirsi meglio.

L’occasione della presentazione è stata utile per incominciare a conoscerci anche attraverso simulazioni e giochi. Chi volesse unirsi al nostro gruppo e per questo volesse saperne di più, qui può scaricare la locandina informativa del corso.
Grazie a tutti di cuore e arrivederci a settembre.

martedì 29 giugno 2010

Abbey Programme: un "Nuovo Rinascimento"

Sapete dell'amicizia che mi lega, anche in modo professionale ad Andrea Ceriani, noto professore universitario e consulente aziendale.

Nell'ultimo suo libro, scritto insieme a Renata Borgato e Ferruccio Capelli, "Nuovo Rinascimento: idee per la formazione " un’intero capitolo è dedicato ad Abbey Programme.

Sono molto orgoglioso di tutto questo: se un Rinascimento dovrà esserci nel mondo aziendale e della formazione allora ben venga!
Abbey Programme da sempre ha l'intento di riportare le
persone al centro dei processi e i processi al servizio delle persone, più Rinascimento di così!

Per chi volesse avere un assaggio di questo interessante libro qui può scaricare gratuitamente alcune parti per gentile concessione dell’editore Franco Angeli.

giovedì 17 giugno 2010

Corsi per l’estate

Le vacanze sono alle porte (e forse per alcuni di voi sono già cominciate), tuttavia nel nostro laboratorio di formazione fervono le idee e continuano le proposte anche per il mese di luglio.
Andando in ordine cronologico vi proponiamo:

giovedì 1° luglio, ore 21 – Via Braghe 15 – Lomazzo (Como)
Presentazione del ciclo d’incontri dal titolo “Comunicare è benessere: stare meglio si può” in collaborazione con l’entusiasta Margherita Caruso di Apertamente (associazione che organizza interessanti visite culturali, attiva da tempo sul territorio comasco). Gli incontri inizieranno a settembre…ma perché non partire subito con i buoni propositi venendo a trovarci?
Scaricate qui la locandina invito dell’evento.

4-6 luglio Abbazia di Praglia (Padova)
Corso Abbey Programme dal titolo: “Cultura d'impresa e valori dell'uomo: il modello della Regola benedettina”. Ormai un classico dell’estate: perché non ritagliasi un bel momento “stacco” tra gli ultimi impegni lavorativi e le vacanze? Le iscrizioni sono aperte, una bella occasione per tutti coloro che ci tengono alla loro crescita personale e professionale.

Vi aspettiamo!